Ad avere l'ultima parola sulla questione è stata la valutazione dell’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che ha confermato rischi per la salute e per l’ambiente.
Utilizzato sin dagli anni ‘40 come antifungino, il Mancozeb è impiegato anche nel nostro Paese su vite, drupacee, agrumi, melograno e olivo. Il principio attivo in questione ha rappresentato per decenni uno strumento efficace ed economico per proteggere le colture.
Precisa AgroNotizie: "Secondo il provvedimento (pubblicato il 15 dicembre) gli Stati membri dovranno revocare le relative autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti il ditiocarbammato entro il 4 luglio 2021 (6 mesi dopo l’entrata in vigore del provvedimento) e lo smaltimento scorte non potrà andare oltre il 4 gennaio 2022 (un anno dopo l’entrata in vigore del regolamento). Come consueto queste scadenze potranno essere anticipate dagli Stati membri".
Già in ottobre il comitato permanente per piante, animali, alimenti e mangimi, aveva reso nota la decisione della Commissione europea a tal riguardo. Si era in attesa solo della data, ne avevamo parlato qui.
“La protezione dei cittadini e dell’ambiente dalle sostanze chimiche pericolose è una priorità per la Commissione europea”, ha dichiarato Stella Kyriakides, Commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare. “Ridurre la dipendenza dai pesticidi chimici è uno dei pilastri della strategia From Farm to Fork presentata la scorsa primavera”.
La Redazione
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